Salute: quali tutele offre lo Stato a te e alla tua famiglia

Lo Stato si prende cura della salute di cittadini e cittadine tramite:

  • il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), ovvero l’assistenza sanitaria
  • tutele economiche – come assegni e pensioni – per gestire i casi più gravi.

Vediamo insieme nel dettaglio quale assistenza sanitaria e quali tutele economiche offre lo Stato a seconda del problema di salute così sai come puoi prenderti cura della tua famiglia in caso di:

  • invalidità permanente
  • non autosufficienza
  • premorienza
  • spese mediche.

Invalidità permanente: assistenza sanitaria e sostegni economici

Nei casi di invalidità permanente, o perdita della capacità lavorativa, l’art. 38 della Costituzione tutela cittadini e cittadine ed è lo Stato a prendersene cura tramite l’assistenza sanitaria e sostegni economici che cambiano a seconda di tre fattori:

  • la persona ha o no un lavoro
  • quanto è grave lo stato di invalidità
  • il legame tra l’infortunio, o malattia, e il lavoro svolto.

Chi lavora: sostegni in caso di infortunio o malattia sul lavoro

Chi lavora e ha l’iscrizione all’INAIL – Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro – può ricevere una retribuzione in caso di danni fisici ed economici dovuti al lavoro svolto, che cambia in base alla gravità dell’invalidità.

Invalidità permanente inferiore al 6%Nessuna tutela economica
Invalidità permanente dal 6% al 15%Indennizzo complessivo da oltre 3.500 € a oltre 39.000 € non soggetto a tassazione
Invalidità permanente dal 16% al 100%Contributo annuo (rendita) da 1.200 € a 18.000 € a cui si aggiunge un importo proporzionale alla retribuzione

Chi lavora: sostegni per infortunio o malattia nel tempo libero

Nel caso di infortunio o malattia nel tempo libero, sono previsti diversi tipi di sostegno che dipendono da:

  • quanto è grave lo stato di invalidità
  • la categoria lavorativa a cui si appartiene
  • l’anzianità contributiva.

Il sostegno viene fornito, in questo caso, dall’INPS – Istituto Nazionale Previdenza Sociale – o da altre casse previdenziali.

Invalidità permanente con perdita della capacità lavorativa inferiore a 2/3Nessuna tutela economica
Invalidità permanente con perdita della capacità lavorativa superiore a 2/3Assegno di invalidità
Invalidità permanente con perdita totale della capacità lavorativaPensione di inabilità

Chi non lavora: sostegni in caso di infortunio o malattia

Chi non lavora ma ha perso almeno un terzo della sua capacità lavorativa può fare richiesta dello stato di invalidità civile. L’INPS fornisce tutele economiche dal 74% di invalidità in poi, anche se non sono stati maturati contributi da lavoro.

Invalidità permanente inferiore al 33%Nessuna prestazione
Invalidità permanente dal 33 al 73%
  • dal 33% al 73%: presidi/ausili sanitari e agevolazioni fiscali
  • dal 46%: iscrizione nelle liste dei Centri per l’Impiego per l’assunzione agevolata
  • dal 66%: esenzione dal ticket sanitario
Invalidità permanente dal 74% al 99%Assegno lordo mensile di 286,81 € per chi percepisce un reddito massimo di 4.926,35 € all’anno
Invalidità permanente al 100%Assegno lordo mensile di 286,81 € per chi percepisce un reddito massimo di 16.982,49 €

Non autosufficienza: assistenza e tutele

Con gli anni l’aspettativa media di vita è cresciuta ed è aumentato il numero di persone ultracentenarie in Italia, come dimostrano i dati ISTAT 2019. Vivere di più, però, non assicura di essere anche autosufficienti. Non avere l’autosufficienza significa non poter fare in autonomia i gesti quotidiani come spostarsi, vestirsi, lavarsi, nutrirsi. 

Altri dati ISTAT del 2018, su Inclusione sociale delle persone con limitazioni funzionali, invalidità o cronicità gravi dicono che sono oltre 3 milioni le persone in questa situazione, distribuite in ogni fascia di età.

Le tutele assistenziali

Lo Stato offre una tutela economica – indennità di accompagnamento – sia a chi lavora sia a chi non lavora e offre anche alcune forme di tutela assistenziale che vengono però gestite direttamente dalle regioni per cui la disponibilità del servizio e la qualità dipendono da queste ultime.

Assistenza domiciliare

  • Servizio ADI – Assistenza Domiciliare Integrata
    Il servizio prevede la visita a domicilio di personale sanitario (medico generale, specialista, infermiere, assistente sociale, etc.) ed è organizzato dai Comuni e dall’Asl – Azienda Sanitaria Locale – in base alle necessità della persona.
  • Servizio SAD – Servizi di Assistenza Domiciliare
    La persona viene aiutata nelle attività quotidiane come: pulizie, lavatrici, preparare i pasti, igiene della persona, disbrigo di commissioni. Il servizio è organizzato dal Comune.

Assistenza residenziale: ricovero in una RSA convenzionata

Le RSA – Residenze Sanitarie Assistenziali – sono strutture che ospitano persone che hanno bisogno di un’assistenza sanitaria per cui non possono essere seguite in casa. Possono essere:

  • pubbliche o private
  • accreditate o non, con il SSN tramite la Regione. 

Nel caso di ricovero nelle RSA accreditate con l’ASL, una parte del costo (di solito circa il 50%) viene coperto dal SSN – Sistema Sanitario Nazionale -, la parte restante da chi viene ricoverato.

La legge 104/92

La legge 104/92 prevede agevolazioni per le persone disabili come:

  • la detrazione del 19% per acquistare dispositivi che aiutano negli spostamenti o per interventi di abbattimento di barriere architettoniche
  • l’IVA agevolata al 4% per l’acquisto di veicoli
  • l’esenzione dal pagamento del bollo auto
  • altre misure come permessi retribuiti per chi assiste familiari disabili. 

Una commissione medica apposita valuta in quali casi rilasciare la certificazione che permette di richiedere le agevolazioni.

Premorienza: morire prima di un’altra persona o di un certo evento

Passiamo la vita a fare progetti per i giorni a venire e pensiamo a come potremo realizzarli per dare il meglio ai nostri figli – pagare l’università, contribuire all’acquisto della loro casa – e ai nostri genitori – stare loro vicino e assisterli in caso di malattie o infortuni.

E se dovessimo venire a mancare prima di poter realizzare tutti i nostri progetti?

In questo caso si parla di premorienza e lo Stato dà ai familiari – che ne hanno diritto – una rendita che dipende da:

  • il numero di anni di contributi da lavoro
  • l’ammontare della contribuzione
  • il diritto o meno di ottenere la pensione, anche in base all’età.

Se la persona che è venuta a mancare in modo prematuro:

  • aveva pochi anni di contribuzione, gli eredi avranno diritto solo alla restituzione dei contributi versati
  • aveva raggiunto il numero minimo di anni di contribuzione, i familiari riceveranno una “pensione indiretta” che dipende dalla situazione contributiva
  • riceveva già la pensione, ai familiari, che ne hanno diritto, toccherà la “pensione di reversibilità“, ovvero una percentuale della stessa.
  • non lavorava, non ci saranno tutele per la famiglia.

Spese mediche per visite, esami e trattamenti oncologici

Il Sistema Sanitario Nazionale – SSN – permette di accedere a visite, cure, esami e farmaci a un prezzo agevolato. Spesso, però, quando prenoti una visita o un esame ti trovi a dover aspettare mesi e mesi, perché ci sono lunghe lista d’attesa.

Le liste d’attesa sono uno dei motivi per cui molte persone rinunciano a curarsi. Come sai, però, ci sono visite che si possono rimandare perché di routine e ci sono altre visite, o esami specialistici, che, invece, sono importanti e devono essere fatti in tempi brevi.

In media, per fare un intervento cardiaco è possibile che tu debba aspettare fino a 129 giorni, durante i quali farai l’ecocardiogramma, la visita cardiologica e quella chirurgica vascolare.

Tempi così lunghi spingono molte persone a curarsi affidandosi alla medicina privata o addirittura a fare lunghi viaggi, fuori regione o fuori dallo Stato, per curarsi in tempi più brevi. I tempi diventano fondamentali quando il motivo dell’intervento o della cura è il trattamento di un tumore.